E’ OBBLIGATORIO PER TUTTI I COMUNI IL PIANO CIMITERIALE?
In Regione Lombardia la legge non pone limiti dimensionali all’obbligatorietà del Piano Cimiteriale e del Regolamento di Polizia Mortuaria. Il R.R. n. 6 del 9 novembre 2004 dice chiaramente che tutti i comuni devono dotarsi di tale strumento. Per le altre regioni, che non legiferato puntualmente, l’obbligatorietà del P.C. è desumibile dai combinati disposti delle norme sanitarie con il D.P.R. 285/90.
QUANTO COSTA UN PIANO CIMITERIALE?
Alcuni ordini professionali hanno stabilito importi tariffari in ragione delle superfici delle aree cimiteriali o in ragione del numero di sepolture. Purtuttavia non esiste una tariffa condivisa a livello nazionale. Può essere ritenuto ragionevole un preventivo che compili i risultati in forza del tempo necessario a costruire il Piano. Nella generalità e solamente ai fini indicativi, un Piano Cimiteriale per un comune di circa 10.000 abitanti con numero 2 cimiteri, completo di analisi e progetti, nonché di programmazioni attuative, esige circa 400/500 ore di lavoro. Ovviamente dipende dalla qualità e dai contenuti che si vogliono assegnare al Piano stesso.
IL PIANO CIMITERIALE RICOMPRENDE ANCHE IL REGOLAMENTO DI POLIZIA MORTUARIA?
No. Un Piano Cimiteriale è uno strumento di gestione e programmazione dei sistemi cimiteriali; una sorta di Piano Regolatore che prevede futuri ampliamenti e regola le attività interne. Il Regolamento di Polizia Mortuaria è documento estraneo al Piano stesso, anche se appartenente allo stesso settore. Si può affermare che Piano Cimiteriale e Regolamento di Polizia Mortuaria sono due strumenti complementari.
QUALI SONO LE FASI/PROCEDURE DI APPROVAZIONE DI UN PIANO CIMITERIALE?
Le fasi della procedura per l'approvazione di un piano cimiteriale, che i comuni da noi assistiti hanno condotto, sono state le medesime di uno strumento urbanistico. Ovvero una prima Adozione in CC, con successiva pubblicazione + periodo per le osservazioni e conseguente Approvazione sempre in CC.
La questione che Lei mi pone non è però banale. Infatti, in molte occasioni, con le varie Amministrazioni Comunali ci siamo interrogati sui dubbi che Lei stesso si pone. La scelta di percorrere la strada di Adozione + Approvazione, deriva soprattutto dalle ragioni che sottendono all'Istituto dell'Osservazione. Qualora nel sistema cimiteriale in trattazione sussistano ragioni che possano avere attinenza con l'interesse privato ( per esempio una cappella di vecchia costruzione in regime di concessione perpetua) risulta scontato il ricorso al periodo di osservazione.
NEL CASO IN CUI, A SEGUITO DI RICHIESTA DI PARERE ASL ED ARPA SUL PIANO CIMITERIALE, A DISTANZA DI 6 MESI PERVENISSE SOLO IL PARERE FAVOREVOLE DELL'ASL, È POSSIBILE PROCEDERE ALL'ADOZIONE/APPROVAZIONE DELLO STESSO O IL PARERE ARPA È VINCOLANTE? ESISTE UNA SORTA DI "SILENZIO ASSENSO" IN CASO DI ASSENZA DEL PARERE ARPA?
La questione attinente l'espressione del parere ASL e ARPA è riscontrabile nella L.R. 22/2003 art. 9, il R.R Lombardia N° 6/1994 art. 6, il R.R Lombardia N° 6/1994 art. 7 e T.U. Leggi Sanitarie 31/12/2009. Ne consegue che senza il parere dei citati Enti non è possibile sottoporre al C.C. per Approvazione un Piano Cimiteriale .
In molti casi le Amministrazioni Comunali facilitano il percorso di "raccolta" dei pareri tecnici tramite l'indizione di una o più Conferenze di Servizi di cui alla legge 241/90 modificata 340/ 00. Lo scopo è quello di rendere più rapida la conclusione della procedura, assicurando una decisione sul progetto presentato e prospettando soluzioni alternative nel caso che alcune amministrazioni regolarmente convocate esprimano in sede di conferenza di servizi dissensi o pareri negativi.
La questione dei ritardi che Lei mi dice non trova legittimazione ed il Silenzio Assenso non "penso" possa essere applicato.
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